NASO (ME) – Un grido d’allarme si leva da Naso, comune nebroideo messo in ginocchio da un mese di maltempo eccezionale culminato con le violente piogge dei primi giorni di aprile. Frane e smottamenti hanno inferto colpi durissimi al territorio, compromettendo gravemente la viabilità, isolando di fatto il centro abitato e minacciando persino la sicurezza di una parte del suo nucleo storico. Di fronte a una situazione che definisce ormai ingestibile con le sole risorse comunali, il sindaco Gaetano Nanì ha lanciato un appello disperato alle istituzioni superiori, chiedendo la convocazione urgente di una conferenza di servizi straordinaria al Prefetto di Messina, la dott.ssa Cosima Di Stani.
Le piogge torrenziali delle ultime settimane hanno saturato i terreni, innescando dissesti idrogeologici diffusi. La conseguenza più immediata e pesante è stata l’interruzione della Strada Statale 116 Randazzo–Capo d’Orlando, arteria vitale per Naso, colpita da frane in più punti. La chiusura di questa strada ha tagliato i collegamenti essenziali con i comuni costieri e limitrofi, come Capo d’Orlando, Brolo e Castell’Umberto, con ripercussioni drammatiche sulla vita quotidiana: il trasporto scolastico è bloccato, i mezzi di soccorso faticano a raggiungere il paese, così come i rifornimenti di beni essenziali.
L’unica via alternativa per uscire dall’isolamento, la strada intercomunale Cresta–Piano San Cono–Scafa, versa anch’essa in condizioni estremamente precarie. Già dissestata e non adatta al transito di mezzi pesanti, è stata a sua volta interessata da smottamenti. L’amministrazione comunale sta addirittura valutando di interdirla completamente ai mezzi pesanti, limitando il passaggio ai soli veicoli leggeri per scongiurare ulteriori cedimenti strutturali che porterebbero all’isolamento totale.
Naso: Viabilità compromessa e rischio evacuazione: l’appello alle istituzioni per la messa in sicurezza del territorio nebroideo
Ma le preoccupazioni non si limitano alla viabilità. A destare forte apprensione è la riattivazione di un importante fronte franoso sul versante sud del Centro Storico. Il movimento del terreno minaccia direttamente la zona del Santuario di San Cono, luogo di profonda devozione popolare recentemente proclamato “Luogo Santo”. Il rischio è concreto e, se la situazione dovesse peggiorare, potrebbe rendersi necessaria l’evacuazione preventiva dell’area, con evidenti disagi e pericoli per la sicurezza dei residenti.
“La situazione è grave,” ha dichiarato senza mezzi termini il sindaco Nanì, “e rischia di compromettere la sicurezza dei cittadini e la continuità dei servizi essenziali”. Il primo cittadino ha elencato le strutture la cui operatività è messa a repentaglio dall’isolamento e dai rischi connessi: la REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza), la Comunità Terapeutica, l’ufficio del Giudice di Pace e il Poliambulatorio dell’ASP. Servizi fondamentali non solo per Naso, ma per un bacino d’utenza più ampio nel comprensorio nebroideo.
Di fronte a questa emergenza, la richiesta formale inviata al Prefetto Di Stani per una conferenza di servizi straordinaria mira a ottenere un “intervento immediato” e coordinato da parte di tutti gli enti competenti: Regione Siciliana, Dipartimento Regionale della Protezione Civile, ANAS (per la SS116), Città Metropolitana di Messina (per le strade di sua competenza) e altri organismi tecnici. Il sindaco Nanì ha concluso il suo appello richiamando alla “responsabilità collettiva”, sottolineando che solo un intervento deciso e sinergico a livello regionale e nazionale potrà garantire la messa in sicurezza del territorio, la riapertura delle strade e il mantenimento dei servizi vitali per la comunità nasense e l’intera area dei Nebrodi, duramente colpita da questa ondata di maltempo. Si attende ora la risposta delle istituzioni interpellate per fronteggiare una crisi che richiede soluzioni rapide e risorse straordinarie.