A Vulcano tra gli isolani esplode la protesta e a Stromboli una frana minaccia e isola il borgo.
“vogliamo controlli minuziosi nella zona rossa”. Nella zona adiacente al porto gli abitanti la notte non possono stare in casa per la quantità di CO2 presente dovuta a emissioni vulcaniche. L’assessore al decentramento Massimo D’Auria annuncia: “Domani arriveranno i tecnici dell’Arpa per i rilievi dettagliati nella zona rossa”. A rincarare la dose é l’ex sindaco Mariano Bruno: “Le verifiche particolareggiate andavano fatte ancor prima di emanare l’ordinanza che ha sancito agli abitanti della zona a rischio di trasferirsi in altre località di Vulcano. Questo lavoro certosino non é stato fatto se non in parte. Noi abbiamo fatto una decina di controlli nelle case della zona rossa e i valori ci sono sembrati nella norma.
Per questo chiediamo una ulteriore verifica particolareggiata. L’isola vive di turismo e sta vivendo un momento delicatissimo. Non possiamo continuare ad andare avanti nell’incertezza”. Nel contempo, la nuova nottata é stata tranquilla per gli isolani. I volontari della Croce Rossa hanno invece soccorso una disabile che é stata trasferita in località Piano in una abitazione più accessibile. Nel mentre, il cratere continua a fumare e nel pomeriggio e’ in arrivo una sciroccata. L’Ingv in un nuovo bollettino ha riferito che “il flusso di CO2 nel cono della Fossa e nell’area del Porto continuano a mostrare valori elevati e in crescita nel sito Camping Sicilia“.
Stromboli. Frana isola Ginostra
Una frana sull’isola di Stromboli, che si è verificata ieri, rischia di isolare gli abitanti della frazione di Ginostra. E’ la denuncia di alcuni cittadini che hanno lanciato un appello e scritto al Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci e alla Protezione civile, oltre al Prefetto al sindaco, per “segnalare un’ulteriore e pericolosa frana avvenuta ieri”. “Si segnala che nella notte del 23/11/2021 un’immensa frana è avvenuta in località Ginostra (area portuale) fino a lambire le abitazioni soprastanti ed il monumento ai caduti con l’unica strada di accesso al villaggio – scrivono nella lettera Gianluca Giuffrè e gli altri abitanti del borgo-Attualmente un grosso mucchio di massi instabili del peso di svariate tonnellate, trattenuti a stento dalla rete metallica ormai divelta, incombe pericolosamente sulla strada di accesso al pontile di Protezione Civile”.
“Si chiede un sopralluogo urgente al fine di valutare l’entità dei danni e le modalità di intervento urgente ed improcrastinabile per rimuovere il pericolo per persone e cose”, dice Giuffrè. “Con la speranza che tale segnalazione non dia il solo frutto dell’interdizione dei luoghi -da anni segnalavamo tali potenziali scenari nella speranza di non arrivare mai a questo punto – ma che sia motore propulsivo per la rimozione urgente del pericolo e il contestuale intervento risolutivo di messa in sicurezza. Vivendo sotto un vulcano attivo è fondamentale che l’accesso alle vie di fuga sia sicuro ed in questo momento l’intero villaggio rischia da un momento all’altro l’isolamento. Fiduciosi nel vostro operato attendiamo riscontro”.
Redazione – Messina Post