Il Messina perde, ma non si può affatto dire che stavolta non abbia dato tutto se stesso.
Anzi pare proprio che la fame di vittoria, sia stata sempre più forte.
Prova ne è il fatto che i giallorossi hanno creato almeno 5 occasioni a loro favore. E soprattutto non hanno dato alcuna tregua alla squadra avversaria.
E’ pur vero che nei primi 15 minuti si sono riscontrate pecche eclatanti, che hanno portato al gol di Artistico. E a parte, le impeccabili parate di Fumagalli,che anche in questa occasione si è distinto in maniera encomiabile, la difesa non è purtroppo riuscita a fare la sua parte.
Gli esterni Tropea e Polito, in particolare, non sono riusciti a tenere in questo drammatico quarto d’ora. Discorso analogo per la coppia centrale Manetta e Pacciardi anche se nel corso della partita sono riusciti ad assumere una tenuta difensiva decisamente migliore.
Un reparto, dunque quello della retroguardia, su cui urgono tutta una serie di fondamentali correttivi, sui quali non si può soprassedere.
Certamente si parte con delle criticità ben note, soprattutto per quel che riguarda la
copertura del ruolo di terzino sinistro, ma se si vuol sfondare al massimo, occorre prendere le dovute misure, a maggior ragione con un girone così, sempre più in salita.
Fatta questa premessa, non si può certo dire che ci troviamo davanti a una squadra scarsa e bisognosa di continuo supporto psicologico.
Aggressività, veemenza, determinazione non mancano a nessun giocatore, soprattutto in fase di possesso palla.
Plescia, Cavallo, Emmausso, Frisenna si sono rivelati gli incubi costanti di un abilissimo portiere come Forte.
E se non fosse stato per l’annullamento del sensazionale gol di Cavallo, per un offside parecchio dubbio, il Messina avrebbe portato a casa un punto.
E cosa importantissima, sottolineata peraltro da mister Modica nella conferenza post partita, gli avversari non sono mai usciti dalla propria area nel corso del secondo tempo.
Un secondo tempo che arriva dopo quasi 40 minuti di blackout, a causa di un guasto ai fari del Nuovarredo Arena, e che non ha di certo scalfito lo spirito battagliero dei giallorossi.
Una immeritata sconfitta dunque può demoralizzare ?
O può farci ripiombare nel tunnel depressivo e ansiogeno dello scorso anno?
Inutile ribadire che le condizioni sono parecchio diverse.
Anzi si può solo tornare a casa a testa alta. Forti delle ottime performance in mezzo a non poche difficoltà, si riprendano gli allenamenti con ancora più grinta.
Domenica un Avellino rinvigorito dalla cura Pazienza, ci aspetta, e bisogna mostrargli l’autentica pasta di cui son fatti i giallorossi.
Fino alla vittoria assoluta, avanti scudati!