Anche stavolta il Messina si afferma in modo deciso, consolidando ulteriormente la sua posizione in classifica.
Incredibile ma vero! Una vittoria che sembrava quasi impossibile. Ma i giallorossi sono riusciti a ottenerla con grande audacia e determinazione.
Il prepartita
I presupposti, soprattutto nel reparto difensivo, sono tutt’altro che promettenti, considerata la squalifica di Salvo e gli infortuni di Polito e Pacciardi.
Ma Mr Modica non si lascia scoraggiare da queste difficoltà, e seleziona una formazione particolarmente adatta per affrontare l’avversario biancoverde. Un avversario particolarmente spietato in trasferta, ma soprattutto affamato di vittorie in casa. L’ Avellino non vince tra le mura amiche dal 25 ottobre.
Si ricorre quindi al solito modulo 4-2-3-1. Con una difesa composta da Manetta, Dumbravanu e i terzini Lia e Ortisi. La presenza di Franco e Frisenna, a centrocampo. E infine il trio Ragusa, Emmausso e Zunno, con Plescia come punta centrale nel reparto offensivo. Rosafio viene tenuto fuori a titolo precauzionale, considerando i suoi fastidi fisici e l’imminente tour de force che vedrà il Messina impegnato contro Sorrento e Giugliano.
La cronaca
La partita inizia subito in modo brillante per i peloritani.
Appena 40 secondi dopo il fischio d’inizio, si registra un tentativo strepitoso da parte di Emmausso, bloccato a terra da Ghidotti.
Il Messina riesce persino a conquistare il primo corner del match.
L’Avellino prova a rispondere poco dopo, con un insidioso tiro di Patierno su corner di Tito. Ma Fumagalli fa un prodigio respingendo la sfera lateralmente.
Ci riprova D’Ausilio poco dopo. Ma Lia effettua una chiusura provvidenziale.
La situazione diventa tesa al 10’ per un fallo non riconosciuto a Ragusa. Si crea immediatamente una mischia nella trequarti d’attacco, con entrambe le panchine alquanto agitate.
Ci prova Zunno all’11’, ma il suo tiro viene bloccato da Ghidotti.
Al 16’ il turno di Ragusa, ma la sua conclusione viene respinta da Rigione.
Nove minuti dopo, Emmausso conquista il calcio d’angolo del vantaggio. Infatti, sugli sviluppi del corner battuto da Franco, Manetta ha la meglio sul rimpallo con Cancellotti, e con un micidiale sinistro centra lo specchio, segnando il suo primo gol stagionale.
I lupi provano immediatamente a reagire con un tiro rasoterra di D’Ausilio su cui ancora una volta, si rivela decisivo Fumagalli, respingendo in angolo. E sugli sviluppi del corner, nuovamente Fumagalli si mostra ancora più provvidenziale anticipando l’avversario con un’uscita di piedi.
Al 35’ gli irpini ci riprovano con Patierno, ma stavolta interviene Dumbravano con una corta respinta.
Sul finale del primo tempo, i padroni di casa provano a raggiungere i giallorossi, con Sgarbi che con un tiro rasoterra cerca di violare lo specchio. Ma ancora una volta Fumagalli devia eccellentemente in corner.
Esattamente due minuti dopo , l’estremo difensore peloritano respinge in tuffo le insidie avversarie, subendo un fallo. Si acuisce la tensione, e si crea un’ulteriore mischia.
Fumagalli e Patierno ricevono entrambi un cartellino giallo, mentre il direttore operativo peloritano Costa e un dirigente della squadra di casa vengono sanzionati con un netto rosso.
Nella ripresa, Pazienza ricorre ai ripari, inserendo Dall’Oglio per Rigione.
Ma è il Messina a mostrarsi subito pericoloso .Con un Plescia carichissimo, che però viene anticipato da Ghidotti, e un Emmausso infervorato che ci prova dal limite dell’area, non centrando di poco lo specchio.
I biancoverdi tentano nuovamente di reagire, ma invano. visto che Fumagalli e Ragusa salvano la situazione sulla linea dal pericolosissimo stacco di Cionek.
Al 60’ Patierno non arriva di un soffio su un insidioso radente cross di Sgarbi.
Esattamente al 65’ il Messina sfiora il raddoppio con un Plescia avido di gol, servito da un formidabile assist di Emmausso. Purtroppo, fallisce l’agognata occasione mandando la palla di poco fuori, prolungando così il digiuno di reti.
Subito dopo, Modica effettua dei cambi inserendo Scafetta per Zunno, e al 72° Firenze e Civilleri al posto di Plescia e Lia. L’ex vibonese assume l’inedito ruolo di terzino destro mentre Emmausso diviene il nuovo terminale offensivo.
L’Avellino prova ancora a rifarsi al 77° con Gori, il cui tentativo viene respinto con estrema facilità da Fumagalli. Subito dopo, Marconi si rende pericoloso su cross di Cionek, mandando di poco a lato, di testa.
I biancoverdi ci riprovano rispettivamente con un tiro da fuori area di Rocca, un cross su punizione di Dall’Oglio e la conclusione alta di Gori.
Nel finale entrano in campo Luciani e Giunta al posto di Franco ed Emmausso.
Vengono concessi 4 minuti di recupero, durante i quali non accade nulla di particolare, se non un ulteriore tentativo a vuoto dei biancoverdi con un tiro dal limite di Dall’Oglio che finisce alto.
Il match si conclude con l’ennesimo trionfo per il Messina.
Con questa vittoria, la squadra raggiunge il dodicesimo posto e si trova a soli 4 punti dalla zona playoff.
Chi avrebbe mai immaginato un traguardo del genere? Nessuno,considerando le avverse circostanze della prima parte della stagione, che sembravano richiamare le difficoltà delle annate passate.
Tuttavia, è proprio il sacrificio, la determinazione e l’impegno che fanno la differenza in campo, trasformando le sfide apparentemente insormontabili in conquiste straordinarie.
Fino alla vittoria assoluta. Avanti Scudati!