23/04/2023
Sin dai primi minuti del match, è parso evidente che i Peloritani avessero deciso di non salvarsi .
Proprio in quell’ultimo match, in cui bisognava concentrare ogni singola energia, è stata sprecata l’ultima preziosa occasione per salvarsi.
Oltre il danno, la beffa, perché la Fidelis Andria contro il Latina, a dispetto degli iniziali risultati che la vedevano in netto vantaggio, ha perso. E un simile esito, più volte ripetuto sino alla nausea nell’ultima settimana, ci avrebbe graziato. Sarebbe bastato un solo gol Peloritano per completare il tutto.
Eppure neanche la minima ombra di quello spirito aggressivo e quella voglia di rivalsa che ha contraddistinto gran parte dei match precedenti, peraltro contro una squadra come quella tarantina che non brilla certo per qualità offensive.
E stavolta non si possono neanche minimamente discutere le decisioni arbitrali, poichè un calcio di rigore, finalmente dopo ben 73 gare, al Messina è stato finalmente assegnato.
Ma tale occasione è stata mandata tranquillamente all’aldilà, da un tiro decisamente non all’altezza delle prestazioni del Vichingo, che in contesti ben più difficili ha fatto di meglio.
Si poteva fare la svolta, lasciare il segno con quel prezioso penalty, invece si è finiti per farsi trascinare da uno spirito di evidente rassegnazione, che non è potuto che aumentare col rigore sprecato.
E se non fosse stato per le miracolose parate di Fumagalli, unico elemento della rosa degno di note positive, i Peloritani sarebbero stati umiliati nel peggiore dei modi, nel perfetto stile di quel girone d’andata che tutti avremmo dovuto dimenticare.
Rimangono ancora i play out ovviamente, ma la rabbia non può che essere tanta per aver visto un Messina così spento, totalmente intimorito dall’avversario che ha avuto almeno una decina di occasioni di vittoria. I peloritani invece, a parte il rigore, sembra si siano svegliati solo negli ultimi minuti di recupero. Davvero troppo tardi per poter fare la differenza
Che fine ha fatto quella benefica grinta ? Perché ci si è ridotti a questo livello, in una giornata fondamentale come questa ?
Un eccessivo bombardamento mediatico durante la settimana, sui possibili risultati delle altre squadre in griglia playout,e assenza di quella sana carica incoraggiante e ottimista verso la squadra? Forse in parte, visto che l’ opinione pubblica si è troppo concentrata su previsioni nefaste, guardando un po’ troppo ai se e ai ma degli altri campi, finendo per lanciarsi in considerazioni negative anticipatorie, che hanno finito per realizzare le profezia che si autoavvera.
Pertanto sarebbe toccato alla squadra dimostrare il contrario, a dispetto di ogni circostanza, come ha fatto in precedenza contro certi Giganti ( e lì sì, che pochissimo pubblico, ci credeva ) piuttosto che alternarsi a una vittoria emozionante come quella contro Juve Sabia, con un pareggio a reti bianche come quello odierno, stavolta perfettamente inutile ai fini della salvezza.
Detto ciò, lamentarsi serve a poco.
Ora più che mai c’è da concentrare ogni singola forza, prima di tutto mentale. in chiave playout.
Non ci si può permettere nessun se e ma , ma decidere anticipatamente di vincere a ogni costo ancora prima che inizino le gare.
Solo con un simile atteggiamento ci si può salvare in maniera definitiva e lasciare nel dimenticatoio le fasi da film horror di questo campionato.
Fino alla vittoria assoluta, avanti Scudati