08/10/2023
Il Messina viene battuto in campionato per la seconda volta, portando a casa una sconfitta piuttosto meritata.
A differenza, infatti, del match contro il Virtus Francavilla, contraddistinto da spirito di iniziativa e aggressività, oggi ci si è trovati di fronte un Messina piuttosto spento, che ha fatto fatica ad avanzare. Probabilmente tutto ciò, è dovuto ad una calendarizzazione Lega Pro piuttosto discutibile, con un continuo susseguirsi di partite, che non lascia neanche un attimo per rifiatare. Ma questo dato critico era già cosa nota. Ed oggi per la prima volta, a eccezione dello squalificato Polito, l’intera rosa è stata a disposizione per questo decisivo scontro diretto.
Nonostante questo, e soprattutto nonostante i richiami di Mr Modica alla massima allerta contro il Sorrento, i peloritani hanno toppato clamorosamente.
A dispetto della posizione in classifica, la squadra di casa ha dimostrato di avere la pancia vuota e di conseguenza tanta fame. Una fame che il Messina dovrebbe conoscere piuttosto bene, viste le esperienze passate, in particolare la corsa salvezza dello scorso anno.
Ma a quanto pare, di questa fame se n’è vista veramente poco nel match odierno. Specialmente nella prima mezz’ora, in cui si sono letteralmente regalate tantissime occasioni all’avversario, calci da fermo in primis. Non è esagerato dire che in molte fasi del match si sia giocato a una sola porta.
Il calcio di rigore di de Francesco, dovuto a un ingenuo fallo di Pacciardi in area, ha dato il colpo decisivo a questi 30 minuti di panico.
Un colpo da cui i giallorossi hanno faticato a riprendersi. A nulla sono valsi il tiro di Ragusa da fuori area e la conclusione eccessivamente alta di Scafetta, sul finire del primo tempo.
Graduali miglioramenti nel secondo tempo, che non sono tuttavia bastati. Così come le solite discutibilissime decisioni arbitrali in tema di assegnazione dei rigori, non possono rappresentare motivi sufficienti per recriminare su questa sconfitta.
Al 65’ infatti il penalty a favore del Messina ci sarebbe stato tutto, vista la palese trattenuta su Plescia. E chi lo sa, un pareggio, in tal modo, sarebbe potuto anche arrivare.
Ma il calcio non è fatto di sé e di ma, e una certa passività in area biancoscudata è il dato che si può trarre dalla partita odierna.
Ancora tante le lacune da colmare, così come tanti gli elementi con immenso potenziale, da valorizzare
Manetta, ad esempio, si è distinto per impeccabili chiusure. Inutile elogiare nuovamente Fumagalli che, a eccezione del rigore fatale, ha dato prova delle solite note parate miracolose.
Spiace, ovviamente, vedere una stella come Ragusa per nulla in forma e priva del suo bagliore , ma partita dopo partita, arriverà il suo momento. Nel frattempo è giusto dare spazio ad altri volti come Luciani che a dispetto del mancato gol, ha immediatamente osato senza pensarci troppo.
Insomma la strada è ancora lunga per disperarsi. Serve semplicemente prendere atto degli errori odierni e ricominciare da questo punto critico per sfondare in alto.
Fino alla vittoria assoluta. Avanti Scudati!