Brutto risveglio per una scossa di terremoto di magnitudo 4 nettamente percepita dalle popolazioni dei comuni al confine tra i monti Nebrodi e le Pendici nord occidentali dell’Etna. L’epicentro del terremoto è stato localizzato a Sud Est del comune di Cesarò in provincia di Messina. Il terremoto registrato dall’INGV è avvenuto alle sei del mattino e subito dopo una piccola scossa di assestamento. La magnitudine registrata è stata di 4 gradi della scala richter ad una profondità di 19 km dal suolo.
La scossa di terremoto nella zona dei Nebrodi non ha causato né danni né feriti. Lo rende noto la Protezione civile.
“A seguito dell’evento sismico registrato alle ore 6.07 di oggi, 5 luglio, in provincia di Messina, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con magnitudo 4 – si legge in un comunicato – la Sala situazione Italia del dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate l’evento risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati danni a persone o cose”.
Successivamente, riporta l’Ingv, sono state registrate altre quattro scosse nell’area: una subito dopo, alle 6.08, di magnitudo 3.4, una alle 6.11 di magnitudo 2, e altre due con epicentro San Teodoro, sempre nel Messinese, una di magnitudo 2.2 alle 6.28 e l’altra di magnitudo 2.1 alle 7.06.
I comuni più vicini all’epicentro dei terremoti oltre a Cesarò sono Troina (Enna), San Teodoro (Messina), Bronte (Catania) e Regalbuto (Enna). Le scosse sono stati localizzate dalla sala operativa INGV_OE di Catania.