Naso. La festa di San Cono Abate regala gioie ed emozioni. Migliaia i fedeli presenti. L’aria di festa che pervade la cittadina, in questa occasione inizia a respirarsi già molti giorni prima, quando le piazze e le strade del paese iniziano ad essere adornate da archi di luce.
Come sempre la festa di San Cono Abate ha rispettato le attese. Una delle celebrazioni più sentite nel comprensorio nebroideo, che richiama migliaia e migliaia di fedeli, anche quest’anno ha regalato gioia ed emozioni.
Naso. La festa
Due giorni di festa per omaggiare il monaco basiliano vissuto nel 1100 e al quale sono attribuiti numerosi miracoli. Una grande devozione nei confronti del loro patrono anima infatti, i nasitani sparsi per il mondo. Che, ogni anno tornano per partecipare alle celebrazioni ed alla processione che accompagna la vara del Santo per le vie del centro storico.
Tutto si è svolto con regolarità: dalla tradizionale messa solenne, fino alla processione del santo per le vie del paese: portato in spalla da circa 20 portatori, il simulacro di San Cono ha percorso le vie del centro storico, fino a contrada Bazia, con la processione scandita dal tradizionale coro, “Na vuci viva, razzii San Conu”.
Migliaia di fedeli dunque, hanno affollato il centro nebroideo dalla mattina fino alla tarda sera, con i festeggiamenti che ieri sera si sono chiusi con il concerto dei Nomadi.
Che, sono riusciti a coinvolgere ed entusiasmare i numerosissimi presenti con i loro pezzi migliori. Infine i tradizionali giochi pirotecnici hanno chiuso la festa.
La statua del santo patrono rimarrà come negli anni precedenti nella Chiesa di Bazia fino all’8 settembre. Giorno dell’ottava della festa, quando al termine della processione farà ritorno nel suo tempio e le Sacre Reliquie saranno nuovamente riposte nella Cripta.