Il diritto all’assistenza di un familiare malato prevale sulle esigenze organizzative aziendali. Questo il principio sancito dalla sentenza della III sezione del Tribunale del Lavoro di Roma, che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Vincenzo La Cava per conto di un dipendente messinese di Poste Italiane.
Il lavoratore, 37 anni, assunto con contratto full-time e impiegato presso la sede di Monza, aveva chiesto il trasferimento a Messina per garantire assistenza continua a un parente gravemente malato, come previsto dalla Legge 104. Tuttavia, Poste Italiane aveva negato la richiesta.
La giudice Anna Baroncini, nel provvedimento cautelare, ha ribaltato la decisione aziendale, ordinando il trasferimento immediato del lavoratore. La sentenza sottolinea che, sebbene le esigenze organizzative dell’azienda siano rilevanti, non possono prevalere sul diritto costituzionale all’assistenza. Inoltre, nel caso specifico, il giudice ha rilevato che le sedi di Poste Italiane a Messina hanno una copertura del personale pari solo al 75% dell’organico, escludendo così reali impedimenti organizzativi.
Questa decisione rappresenta un precedente significativo, ribadendo che il diritto alla cura e all’assistenza dei familiari malati è prioritario e va tutelato anche nei confronti di grandi aziende come Poste Italiane. La sentenza potrebbe aprire la strada a nuovi sviluppi giurisprudenziali in casi analoghi, rafforzando la tutela dei diritti dei lavoratori.