Messina. Sicurezza sul lavoro, via ai controlli
La sicurezza sul posto di lavoro è una preoccupazione che dovrebbe essere considerata rigorosamente e strettamente osservata.
Sono partiti i controlli nei cantieri edili del Messinese da parte dei carabinieri del Comando provinciale e dell’Ispettorato provinciale del lavoro.
Attività ispettive a tappeto, con cadenza bisettimanale, sui 108 comuni, in 43 imprese edili e su 194 posizioni lavorative. Rilevate irregolarità in 24 ditte, delle quali 19 sono state sottoposte alla sospensione temporanea delle attività per la presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro.
Sicurezza sul lavoro, via ai controlli
Le irregolarità hanno riguardato, principalmente, la mancata adozione di misure tecniche e organizzative volte a evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi, i cosiddetti pericoli da “lavoro in quota“, come, ad esempio, la mancata installazione di protezioni verso il vuoto.
Gli altri illeciti sono stati quelli connessi con ulteriori rischi dei lavoratori, come la mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e l’inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti.
A seguito delle criticità e delle omissioni rilevate a carico dei datori di lavoro e dei vari responsabili della sicurezza dei lavoratori, sono state denunciate 30 persone e comminate sanzioni e ammende per l’ammontare complessivo di oltre 700 mila euro.
Come già constatato nell’analisi dei risultati del primo semestre di controlli, a fronte delle irregolarità riscontrate sotto il profilo della sicurezza nei cantieri, è emerso, d’altro canto, un dato confortante relativo agli aspetti di natura previdenziale e contributiva.
Infatti, tra i ben 194 lavoratori controllati, solo tre sono risultati non regolarmente assunti, cioè in nero.
Questo dato può essere interpretato come un segno di maggiore attenzione alla regolarizzazione degli operai delle ditte controllate da parte dei loro datori di lavoro, soprattutto se queste ditte sono impegnate nei cantieri pubblici.
Questo è quanto è stato rilevato dal Comando provinciale dei carabinieri.
Il lavoro: caposaldo della nostra Costituzione
Il lavoro fa parte delle nostre vite. Avere un lavoro stabile, oggi, sembra essere un desiderio che accomuna giovani e adulti, un’ambizione difficile da raggiungere in quanto molto spesso è lenta e piena di ostacoli.
I ragazzi studiano, fanno stage e tirocini, imparano mestieri e apprendono le arti, tutto per arrivare ad un solo obiettivo, diventare uomini adulti, maturi e responsabili, ottenendo un lavoro, che possa renderli liberi e indipendenti.
Ma c’è un grandissimo problema che ad oggi non può essere sottovalutato: la sicurezza sul lavoro.
Quasi ogni anno, sono migliaia i lavoratori che perdono la vita durante lo svolgimento della loro attività; un numero troppo elevato è anche quello degli incidenti e degli infortuni sul lavoro, per cui il lavoratore rimane ferito con invalidità anche totale.
Nella maggioranza dei casi, le fabbriche e le imprese, si dileguano quando si parla di risarcimento dei danni, e quando invece ha luogo, è generalmente insufficiente.
Il lavoro su cui si fonda lo Stato italiano e che, dovrebbe essere un capo saldo della nostra Costituzione, si scopre invece in questo caso, motivo di dolore, per i lavoratori e le loro famiglie.