29/01/2024
Il tecnico Modica ha dimostrato, ancora una volta, la sua abilità nel gestire le sfide, trasmettendo una mentalità positiva alla squadra che ha portato a un risultato soddisfacente, contribuendo così a un epilogo emozionante. Tuttavia, non possiamo ignorare una lacuna nella determinazione della squadra, evidenziata nel momento cruciale contro la Turris. In quel frangente, la mancanza di quella grinta aggiuntiva ha impedito al Messina di convertire il pareggio in una vittoria completa. Il raddoppio sfiorato a un soffio avrebbe potuto capovolgere le sorti dell’incontro.
Analizzando la difesa biancoscudata, è emersa, anche in questo match, la persistenza di pericolosi svarioni, che devono essere corretti per consolidare le prestazioni della squadra.
Passando ai singoli giocatori, si può sicuramente notare che l’estremo difensore Fumagalli non è stato al top della forma . Il clamoroso ritardo sull’azione del vantaggio di Nocerino, ne è stata la dimostrazione.
Salvo si è distinto in area avversaria, rendendosi pericoloso in qualche occasione.
Manetta ha faticato a contrastare le insidie avversarie, specialmente con l’ingresso di Jallow, autore del raddoppio corallino.
Pacciardi ha alternato alti e bassi. Soprattutto, nel corso del primo tempo, il difensore ha faticato a contenere le imboscate offensive avversarie, e ciò ha portato a un momento critico nel recupero. Giannone infatti è stato a un passo dal segnare un gol nel recupero del primo tempo, ma la traversa ha fortunatamente scongiurato il pericolo.
Ortisi si è dimostrato propositivo, creando in più di un’occasione pericolosa con i suoi tiri- cross.
Per quanto riguarda il centrocampo, Franco ha mostrato agitazione , ma il suo contributo in termini di agonismo, precisione e grinta è stato fondamentale.
Frisenna non è riuscito a essere produttivo e ha ceduto al nervosismo, perdendo più volte il polso della situazione.
Infine nel reparto offensivo, Zunno ha mostrato qualche imprecisione, ma sappiamo bene che possiede, il potenziale per brillare ancora.
Rosafio è stato il pilastro della squadra, creando azioni pericolose e segnando un gol cruciale per le sorti del match.
Michele Emmausso ha sprecato un’occasione nel primo tempo, ma si è riscattato con il gol al 96º minuto.
Plescia è sembrato anche stavolta, meno incisivo rispetto all’inizio della stagione, ma la squadra conta sulla sua ripresa. Luciani, sempre più carico ed utile alla squadra, ha peccato per un gol sprecato.
Alla luce di queste valutazioni e di una squadra sicuramente in salute e reattiva, le prossime partite saranno decisive per capire come smuovere la classifica e consolidare posizioni più avanzate. Evitare nuovamente la maledizione play-out sarà la sfida da superare per il Messina.