05/11/2023
Ancora una volta i giallorossi pagano caro la loro scarsa incisività, portando a casa un’altra umiliante sconfitta.
Dopo un primo tempo piuttosto equilibrato in cui le occasioni peloritane, quasi superano quelle sannite, il Messina ricasca nel solito loop, concedendo all’avversario quanto basta per sbloccare il match.
Oltre il danno la beffa, proprio perché i biancoscudati hanno dalla loro, una quantità considerevole di calci da fermo, mai sufficientemente sfruttati.
Senza contare il primo vero e proprio squillo di Scafetta su sponda di Emmausso, che però si spegne a lato. O la conclusione di Giunta scongiurata da Paleari sul primo palo .
E se questa prima frazione di match si può valutare sotto molteplici profili positivi, non si può affatto dire lo stesso per il secondo tempo.
Un vero disastro, soprattutto sul piano psico emotivo della rosa.
Anche in questa occasione è come se i biancoscudati abbiano deciso di perdere con netto anticipo.
Non si mette in campo quasi nulla per scongiurare le occasioni create dai sanniti.
Finchè “il colpo della Strega “ si fa inesorabile e micidiale.
Neanche a 10 minuti dall’inizio del recupero, è Improta a decidere la sorte. Niente può Fumagalli che sembra l’unico superstite, in grado di reagire alle insidie avversarie.
Il resto della rosa sembra totalmente spento e privo di energia,quasi irriconoscibile.
Niente a che vedere con il Messina visto la settimana scorsa a Crotone coi suoi pareggi al cardiopalma.
Qualche spiraglio di speranza arriva con Ragusa al 19’, che sfiora il pareggio mandando la sfera ad un soffio dal palo.
Nessun altro intervento degno di nota da parte dei giallorossi, negli istanti successivi, se non i soliti miracoli di Fumagalli coi quali scongiura passivi ben più umilianti.
Prevale la rassegnazione in casa biancoscudata. Ed è proprio un simile spirito che determina la maledizione sannita con il conseguente stallo in zona play out. Di certo non le qualità tecniche della seconda classificata, peraltro non così efficace per quel che attiene il reparto offensivo, ad oggi solo 13 reti.
Difficile d’altronde risalire i bassifondi della graduatoria, se non si cambia radicalmente atteggiamento decidendo di forgiare quella voglia di riscatto che ha contraddistinto buona parte delle partite di inizio stagione.
Ora che il tour de force sembra finalmente finito e che si riprenderà a giocare una volta a settimana, urge riprendere forze e ribaltare la sorte, con determinazione e audacia. Fino alla vittoria assoluta! Avanti scudati!