05/02/2023
Sembra essersi interrotto quel ciclo virtuoso di inizio 2023, che ha iniettato in ogni tifoso una crescente ondata di ottimismo.
Il freddo e le cattive condizioni meteorologiche odierne pare che abbiano contribuito a inasprire i presagi di un finale disastroso, che bisognava assolutamente evitare.
E se è vero che errare umano, è altrettanto veritiero che date le condizioni catastrofiche di una posizione in classifica più verso un profondo basso che verso l’alto, non ci si può permettere di abbassare la guardia in alcun modo, o rilassarsi anche per un solo istante.
Premesso questo, bisogna ovviamente riconoscere che i nostri giocatori non sono dei robot, ma esseri umani reduci da due gare contro la capolista Catanzaro e contro lo spietato Giugliano, per nulla semplici e a distanza ultra ravvicinata.
Si può dunque comprendere che una considerevole stanchezza psicofisica abbia prevalso, i fastidi muscolari accusati da Kragl, per dirne una, ne sono la prova.
Insomma,in tempi di pace tutto questo sarebbe ammissibile, ma allo stato attuale assolutamente no!
Nei fatti, ci si ritrova tutti purtroppo a pagare imperdonabili errori della gestione tecnica passata.
E per quanto il presidente Sciotto, si stia battendo con tutto se stesso per salvare le sorti di una squadra che sembrava destinata a soccombere, non si può negare che siamo tutti ingarbugliati in una situazione talmente rognosa, che anche il minimo errore umano può essere fatale e riservarci una discesa diretta verso l’inferno della retrocessione.
Non sono inoltre mancate a detta di buona fetta degli osservatori delle valutazioni tecnico-tattiche errate da parte di Raciti. Ma viste le condizioni nefaste dovute all’infortunio di un indispensabile Catania e dell’evitabile squalifica del neo capitano Fofana,insieme al resto delle circostanze fin troppo avverse già menzionate, non è che le alternative fossero così tante.
Né tantomeno si può pretendere immediati miracoli da parte dei nuovi innesti che per quanto brillanti, necessitano di un minimo tempo di adattamento alla rosa oltre che di una logica serie di allenamenti. Altrimenti il rischio di bruciare le tappe si rivelerebbe altissimo, e la perdita dei preziosi valori aggiunti non potrebbe che essere una inevitabile conseguenza.
Dunque, ora più che mai, urge mantenere calma e lucidità e rialzarsi con coraggio e dignità da questa sconfitta.
Una sconfitta che nonostante tutto, potrebbe, vista dalla prospettiva di un bicchiere mezzo pieno, essere il monito definitivo a rafforzare concentrazione, determinazione e quella sana aggressività agonistica che è venuta a mancare totalmente nel primo tempo, e troppo poco presente nel secondo. In quest’ultimo infatti, occasioni ghiotte di rivalsa non sono mancate, ma non sono state affatto sufficienti almeno per una minima rimonta.
Inutile ripetere che il tempo stringe. Ma non lo è affatto, ribadire che a discapito di tutte le circostanze sfavorevoli, è fondamentale riprendere il timone dell’armata Giallorossa.
Avanti scudati, fino alla vittoria assoluta!