Messina. Presentata la 27a giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Si terrà il 18 novembre.
Il Salone delle bandiere di Palazzo Zanca, totalmente gremito di volontari delle diverse associazioni che collaborano con il Banco Alimentare, ha fatto da cornice alla presentazione della 27^ giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si svolgerà in tutta Italia, sabato 18 novembre.
Presenti:
- il Sindaco Federico Basile,
- l’assessora alle politiche sociali, Alessandra Calafiore,
- il presidente di Banco Alimentare della Sicilia OdV, Pietro Maugeri
- e il referente provinciale della Colletta Alimentare Messina, Sebastiano Catalano.
La giornata nazionale della Colletta Alimentare
Pensiero conduttore della giornata, la dichiarazione di Papa Francesco in occasione della VII Giornata Mondiale dei poveri: “I poveri sono persone, hanno volti, storie, cuori e anime…Sono fratelli e sorelle con i loro pregi e difetti, come tutti, ed è importante entrare in una relazione personale con ognuno di loro…Possa svilupparsi la solidarietà e sussidiarietà di tanti cittadini che credono nel valore dell’impegno volontario di dedizione ai poveri.
È una questione di giustizia che ci impegna tutti a cercarci e incontrarci reciprocamente, per favorire l’armonia necessaria affinché una comunità possa identificarsi come tale”.
Il Sindaco Basile ha voluto testimoniare “la sensibilità che ha sempre contraddistinto i cittadini messinesi, soprattutto quando c’è da aiutare chi si trova in una condizione di disagio e di sofferenza”.
Ha rivolto l’invito affinchè,“il 18 novembre, anche coloro che, per motivi diversi, fino ad oggi, sono rimasti indifferenti all’appello di Banco Alimentare, possano ricredersi mettendo una mano sul cuore. E una in tasca, per offrire con generosità, del cibo a chi non riesce a mettere in tavola neppure un pasto al giorno”.
Basile sulla Colletta Alimentare
Il Sindaco Basile ha concluso affermando che “sabato 18 novembre andrà a fare la spesa per acquistare prodotti come:
- olio, legumi, tonno, carne, pomodoro e soprattutto alimenti per l’infanzia per affidarli ai volontari di Banco Alimentare”.
L’assessora Alessandra Calafiore ha utilizzato parole di plauso
“per parlare delle iniziative portate avanti dal Banco Alimentare che, grazie ai volontari e soprattutto a tutti i cittadini che donano con generosità, riescono a restituire il sorriso ai volti di coloro che vivono nell’indigenza più assoluta”.
Significativa la testimonianza di Pietro Maugeri, Presidente di Banco Alimentare della Sicilia che ha voluto evidenziare: il fatto che il numero dei poveri che si avvicinano e chiedono aiuto al Banco Alimentare, cresce di anno in anno.
Elemento significativo ma, che induce ad una riflessione molto attenta e preoccupata, riguarda le nuove classi sociali in condizione di povertà”.
Tra di loro, ha dichiarato Maugeri:
“ci sono gli artigiani, i liberi professionisti, le partite IVA, i monoreddito quasi tutti, a causa soprattutto del conflitto in Ucraina, sono stati vittime dell’aumento sconsiderato del prezzo del gas o dell’energia ed adesso, vivono in una condizione di grave disagio economico”.
Molte persone, per “vergogna”, non si mettono in fila nei centri di distribuzione di Banco Alimentare ma, grazie al lavoro attento dei tantissimi volontari, ricevono lo stesso beni di prima necessità.
Maugeri ha concluso il suo intervento “ricordando i prodotti che quest’anno servono con maggiore necessità:
- Olio; Verdure o legumi in scatola; Polpa o passata di pomodoro; Tonno o carne in scatola; Alimenti per l’infanzia”.
Sabato 18 novembre davanti ai punti vendita dei centri della Grande Distribuzione, troveremo i volontari di Banco Alimentare che ci inviteranno a donare perché, la vita è un bene che va difeso e tutelato.
Un gesto di solidarietà, aiuta ad accogliere “gli ultimi”, i “più indifesi”, “gli emarginati” e “i dimenticati”.
I testi sacri delle religioni monoteistiche, ci inviano ad “amare il prossimo” come amiamo noi stessi, andandogli incontro con le braccia protese.
Questo assunto deve indurci ad essere testimoni credibili guardando l’altro non come un “nemico”, bensì un fratello da accompagnare lungo il difficile cammino della vita.