Dal sangue versato al sangue donato”: Messina ricorda la strage di Capaci.
A Messina, un’iniziativa straordinaria ha unito memoria e solidarietà, traendo origine dalla tragica vicenda della strage di Capaci del 1992.
Nella piazza antistante il palazzo di giustizia, è stata esposta la teca contenente i resti della Fiat Croma blindata “Quarto Savona 15”.
Simbolo della lotta contro la mafia e teatro dell’orribile attentato che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie e agli agenti della scorta.
Il progetto itinerante “Dal Sangue Versato al Sangue Donato” è stato promosso dai DonatoriNati della Polizia, per onorare il sacrificio di molti uomini e donne che hanno dato la vita per la giustizia. Da questa mattina, un vero e proprio pellegrinaggio ha visto moltissimi cittadini recarsi a donare sangue a bordo di un’autoemoteca messa a disposizione dall’Avis Comunale.
Un gesto simbolico che unisce il dolore passato con la solidarietà attuale, richiamando l’importanza della donazione come atto di amore verso il prossimo.
A rendere ancora più toccante l’evento è stata la presenza di Tina Montinaro, moglie di uno degli agenti della scorta, che ha condiviso la sua storia toccante con gli studenti universitari.
Insieme al dirigente della Polizia Stradale Antonio Capodicasa e al presidente nazionale dei Donatori Nati Claudio Saltari, ha sottolineato il valore della legalità.
Del rispetto delle regole e dell’importanza della memoria.
Moderato dal giornalista Giuseppe Palomba, l’incontro ha suscitato una profonda emotività tra i giovani.
Ai quali Montinaro ha chiesto di farsi portatori di un cambiamento autentico e di mantenere viva la memoria di coloro che hanno lottato contro la mafia.
In un contesto attuale così complesso, iniziative come queste rafforzano il legame tra passato e presente.
Invitando le nuove generazioni a imparare dalla storia e a impegnarsi nella costruzione di un futuro migliore.