Maxi operazione antidroga: 15 indagati per traffico di droga e cellulari nel carcere di Barcellona.
Le indagini della Procura antimafia di Messina hanno portato alla conclusione di un’importante operazione antidroga che ha smantellato due presunte associazioni criminali operanti tra Barcellona e Milazzo. La maxioperazione, eseguita all’alba del 1 ottobre, ha svelato un sistema sofisticato per l’introduzione di stupefacenti e telefoni cellulari all’interno della casa circondariale, orchestrato da capi promotori detenuti.
I magistrati Fabrizio Monaco e Francesco Massara hanno identificato 15 persone coinvolte in questo traffico illecito. Le indagini hanno rivelato che alcuni detenuti ricevevano rifornimenti di droga e telefoni grazie al pagamento effettuato dai familiari, che utilizzavano versamenti su carte PostePay e tramite bonifici SEPA. Questo meccanismo ha messo in luce la complicata rete di complicità tra l’esterno e il mondo carcerario, evidenziando come le organizzazioni mafiose riescano a mantenere il controllo anche dall’interno delle carceri.
Tra i nomi degli indagati figurano Francesca Alacqua, Giusi Catania e Simona Costa, solo per citarne alcuni, tutti difesi da avvocati di fiducia o d’ufficio. Gli indagati hanno venti giorni per presentare memorie difensive o richiedere di essere interrogati. Successivamente, i magistrati decideranno se chiedere il rinvio a giudizio per alcuni di loro o se proscioglierli dalle accuse, che si riferiscono a ben 77 episodi di traffico di sostanze stupefacenti e comunicazioni illecite.
Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro il crimine organizzato in Sicilia, dimostrando l’impegno delle autorità nel mantenere la legalità e contrastare le attività illecite che minacciano la sicurezza pubblica.