Ennesime notti di fuoco venerdì e sabato in provincia di Messina. Evacuata Condrò, cittadini costretti a rifugiarsi nelle chiese.
A Gioiosa Marea conta dei danni dopo la notte di fuoco che ha fortemente preoccupato tutta la popolazione. Un rogo era ancora attivo nella parte alta di Calavà ma, monitorato dai Vigili del fuoco.
Comunicato comunque, che giungerà un Canadair proveniente da Roma per poterne contrastare gli effetti. L’ennesima notte di fuoco, purtroppo conta incendi in tutta la zona tirrenica.
In particolare sono state evacuate: Condrò e San Pier Niceto.
I cittadini, sono stati costretti a rifugiarsi nelle chiese.
Gli incendi però, continuano anche a Castroreale, Caronia, Mistretta e Gioiosa Marea come abbiamo detto. Fiamme alte anche a Caronia, nel territorio di Torre del Lauro.
A causa del forte vento e degli incendi infatti è stata chiusa anche al transito la SS113. Chiuso anche il tratto della A20 tra Sant’Agata Militello e Santo Stefano di Camastra.
In fumo ettari di macchia mediterranea. Povera la nostra Sicilia.
I danni del fuoco
L’arrivo dei canadair era atteso ma, puntualmente ne sono arrivati due nel cielo di Gioiosa Marea. Nell’area di Villa Ridente il fuoco stava raggiungendo le abitazioni dov’erano alloggiati alcuni turisti e a titolo precauzionale sono state evacuate sette abitazioni.
Sul fronte dei danni, si cominciano a contare due case bruciate a Marotta e una a Galbato. Ma senza danno a persone o animali perchè i tre fabbricati erano comunque disabitati.
A Marotta sembra si sia verificato anche lo scoppio di alcune bombole di gas. Diversi sono gli animali periti sotto la furia del fuoco, soprattutto nell’area di Calavà. Il Sentiero di Calavà è andato completamente distrutto. Evacuati gli ospiti del Villaggio della Speranza dell’Anfass e danni ingenti anche a strutture ricettive.
Il Comune ha monitorato la situazione attraverso il COC. Oltre cinquanta i volontari di Protezione.
Ingenti sono i danni per gli incendi, il sindaco Giusi La Galia dice: “Avremo la forza di rialzarci!”
Danni per migliaia di euro per le attività imprenditoriali e soprattutto per quelle turistiche, ingenti danni alle colture, impianti elettrici, telefonici e idrici. Un bilancio ancora da quantificare nel territorio di Gioiosa Marea, che ha salutato come liberatoria la pioggia caduta sabato, utile a spegnare, seppur con l’ausilio di alcuni mezzi aerei, i due focolai che ancora insistevano nella zona alta di Capo Schino e nella frazione Magaro.