Le buone idee che ritornano. Riapre a Gliaca la biblioteca del mare. BookCrossing, che consiste in: lascia un libro dei tuoi già letto, a disposizione degli altri. Ne prendi uno non letto, poi lo riconsegni, per farlo leggere ad altri. Un’idea che diventa una splendida realtà a Gliaca di Piraino. Soprattutto per il terzo anno, ma con qualche piccola novità.
Gliaca di Piraino. Bookcrossing. Biblioteca al mare
Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, a Gliaca di Piraino esattamente al sottopasso ferroviario che conduce al mare, riapre la “biblioteca”.
Un luogo recuperato e prestato alla cultura, grazie all’intenso lavoro di Tony Ricciardo e di un gruppo di amici che hanno condiviso l’idea. Dove rilassarsi, col mormorio del mare e leggere un libro, non ha assolutamente eguali. Nove cassettine di legno decorate, con oltre 170 libri non marchiati. Con la novità, di quest’anno, dell’istallazione di una panchina per leggere e rilassarsi.
Tony Ricciardo, racconta : “Abbiamo ricevuto, durante l’inverno tanti libri da amici e turisti che durante l’estate avevano “scoperto” quest’iniziativa che unisce cultura, ambiente, libertà e voglia di fare. Libri già disponibili nelle cassette, per tutti”.
L’idea di Tony – un uomo che fa i fatti, che colora le idee e che ama il suo paese – è la rivisitazione del più classico Bookcrossing. Che, punta sul principio dello scambio dei libri nel rispetto di tutti. Infatti, con Bookcrossing: “se ami i tuoi libri lasciali andare”
Il sottopassaggio inoltre, mette a riparo i libri, quasi li custodisce, ma nel contempo li mette bene in mostra per chi – giocoforza – deve transitare di lì per andare a mare. E non casualità, sopra ci corre il treno, simbolo di transiti, di fughe di gente che va via ma, anche che ritorna.
I libri sono lì a disposizione di chi li vuole leggere, ma quelle cassette che li contengono, sono anche i luoghi deputati ad accogliere. Chi vuol donare romanzi, fumetti, storie scritte a macchina è libero di farlo. Si prendono gratuitamente, si portano in riva al mare, si leggono, e poi si restituiscono.
Il signor Tony infatti, ama il mare (e in quel “Barchitto” che è il suo secondo cognome dice che c’è tutto il DNA della sua vita), fa immersioni, fotografie e difende l’ambiente marino e costiero. Non ama i riflettori ma, da buon cittadino onesto, denuncia i pescatori di frodo, chi non si attiene alle regole, chi inquina, ma ha anche denunciato, i rischi di una Statale mal tenuta che stava “precipitando” a mare.
Sua inoltre, l’idea della stele che “racconta” per immagini la storia del vaporetto inabissatosi a largo della Scogliera, ma ha anche fatto rivivere il Vico dei Pescatori, una delle “viuzze” più ricche di storia della contrada.