Costringeva le dipendenti a restituire in contanti parte dello stipendio. Ai domiciliari imprenditore per estorsione.
Estorsione ai danni di due dipendenti. A questo reato fa riferimento il provvedimento cautelare agli arresti domiciliari per un imprenditore di Giardini Naxos, emesso dal gip Tribunale di Messina a cui hanno dato esecuzione i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina.
Disposto anche un sequestro per un valore di oltre 12 mila euro.
Sono state le Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina ad eseguire gli accertamenti. Dai quali sarebbe emerso, secondo l’impostazione accusatoria, che un imprenditore operante nel settore del commercio di articoli medicali e ortopedici, dopo un breve periodo di impiego “in nero”, aveva assunto due dipendenti con un contratto di lavoro. Che prevedeva difatti, un numero di ore inferiori a quelle realmente prestate, con la promessa di un futuro aumento di stipendio.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, consistite in complesse ricostruzioni documentali, intercettazioni ambientali e accertamenti bancari.
Che, avrebbero consentito di accertare come l’imprenditore, a fronte dell’aumento dello stipendio in busta paga, avrebbe costretto – nell’ultimo triennio – le dipendenti a restituire quota parte dello stesso in contanti.
Con la minaccia di licenziamento in caso di rifiuto. Da qui la Procura ha chiesto al Gip l’emissione della misura formalizzata nell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.