Ammontano a 330 milioni di euro le risorse PNRR destinate alla “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano”, investimento legato alla realizzazione dei due obiettivi europei relativi alla piantumazione di 1.650.000 alberi entro il 31 dicembre 2022 e di altri 6.600.000 entro la fine del 2024.
È quanto evidenzia la Corte dei conti nella Delibera n. 8/2023/CCC del Collegio del controllo concomitante, in cui la magistratura contabile ha analizzato lo stato di avanzamento del progetto PNRR legato allo sviluppo delle aree verdi in 14 città metropolitane italiane esposte a problemi ambientali e di inquinamento atmosferico, tra cui Milano, Roma, Torino, Genova, Palermo, Bari e Messina.
Su Messina la corte dei conti ha riscontrato che non sussistono progetti in essere e i nuovi sono in fase di studio di fattibilità. Il numero di alberi che sarebbe dovuto essere piantato entro il 31/12/22 era di 444612 unità e nessuna di queste piantine è stata messa a dimora entro la data di scadenza. Quello di Messina sarebbe dovuto essere l’intervento più importante a livello nazionale per un finanziamento complessivo di quasi 16 milioni di euro.
Le criticità riscontrate dalla Corte riguardano sia i progetti già finanziati con risorse nazionali e poi confluiti nel PNRR (i “progetti in essere”) – per i quali sono stati riscontrati ritardi nella piantumazione degli alberi, oltre all’inefficacia della loro messa a dimora, con piante rinvenute, in alcuni casi, già secche – sia i progetti cosiddetti “nuovi”, per i quali la piantumazione è risultata appena avviata o mai avviata come nel caso della città dello stretto. I controlli svolti dai Comandi territoriali dei Carabinieri hanno, infatti, rilevato che solo alcune Città metropolitane sono andate oltre la fase di progettazione e la quasi totalità di esse ha piantato in vivaio semplici semi, invece di collocare piante già cresciute nei luoghi prescelti.
I magistrati contabili, dubitando dell’effettiva equivalenza tra coltivazione dei semi e piantumazione di alberi già adulti hanno invitato – ai fini della corretta realizzazione del progetto – il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ad acquisire un pronunciamento certo in materia da parte della Commissione Europea e a vigilare sia sulla corretta ed efficace esecuzione dei lavori in ogni Città interessata, sia sulla tempestiva attuazione delle fasi successive del Piano, per scongiurare ritardi in grado di pregiudicare il raggiungimento dell’obiettivo legato ai 6.600.000 alberi da piantare entro il 31 dicembre 2024.