Ormai da quasi un anno l’emergenza vulcano fa capolino alle riunioni della protezione civile, con ingv e regione siciliana. La fuoriuscita di gas, alcuni dei quali particolarmente nocivi per la salute, non cessa e non diminuisce un granché. Che possa essere indice di future eruzioni esplosive è una delle ipotesi. Ma per adesso al vaglio delle riunioni ci sono finanziamenti per effettuare lavori necessari per la messa in sicurezza. Inoltre, si teme per la stagione turistica, che sta per cominciare e nelle altre isole ha dato già segnali che fanno presagire un boom.
Fondi regionali per l’emergenza Vulcano
Stanziati già due milioni di euro per l’emergenza Vulcano, ma la cifra crescerà ancora fino a circa dieci milioni per potere eseguire i lavori necessari nell’isola dell’arcipelago delle Eolie.
Dopo la riunione sull'”emergenza Vulcano”, presieduta da Nello Musumeci, nell’isola delle Eolie si accelerano subito le opere prioritarie. Al porto sono iniziati i lavori per demolire la vecchia struttura portuale, mentre rappresentanti della Protezione civile nazionale e regionale sono sbarcati a Vulcano e hanno effettuato una ricognizione sulla cima del cratere che continua ad essere vietato agli escursionisti, anche se durante la scalata hanno incontrato diversi vacanzieri.
Per la stradella prevista una spesa di quarantamila euro e il finanziamento complessivo è sarà di duecentomila euro. Sarà realizzata anche la nuova segnaletica. A Vulcano sono giunti anche i tecnici della Città Metropolitana di Messina, che hanno la competenza sulle strade che dal Porto conducono al Piano, a Gelso e a Vulcanello.
Per le strade dissestate e da mettere in sicurezza prevista spesa di cinquecentomila euro. Complessivamente al momento il finanziamento per l'”emergenza Vulcano” è di due milioni e mezzo di euro, ma è destinato a lievitare a dieci milioni. L’emergenza – visti i lavori da eseguire – presumibilmente sarà prorogata fino al 31 dicembre.
Redazione – Messina Post