Un’ondata di maltempo di eccezionale intensità si è abbattuta sul Messinese, provocando l’esondazione del torrente Niceto e l’allagamento di Monforte Marina. Le forti piogge, che hanno interessato in particolar modo l’area dei Peloritani, hanno ingrossato il corso d’acqua, che ha rotto gli argini in più punti, riversando un fiume di acqua e fango sulla via Nazionale, arteria principale della frazione, ora completamente interdetta al traffico. Una situazione critica che ha richiesto l’intervento delle squadre di soccorso e che ha messo in ginocchio l’intera zona tirrenica della provincia di Messina, con frane, allagamenti e disagi alla viabilità. L’invito alla popolazione è quello di usare la massima prudenza e di limitare gli spostamenti allo stretto necessario.
Torrente Niceto in Piena: Monforte Marina Allagata, Via Nazionale Interrotta
Il torrente Niceto, ingrossato dalle incessanti piogge cadute nelle ultime ore sui monti Peloritani, non ha retto alla portata d’acqua ed è esondato, riversandosi con violenza su Monforte Marina. La via Nazionale, che attraversa la frazione, è stata completamente sommersa da un fiume di acqua e fango, diventando impraticabile e costringendo le autorità a interdirne il transito veicolare. Le immagini che giungono da Monforte Marina mostrano uno scenario di devastazione, con l’acqua che ha invaso case, negozi e attività commerciali, causando danni ingenti e mettendo a dura prova la resistenza degli abitanti.
Allarme Tirrenica: Torrenti in Piena, Frane e Disagi da Saponara a Villafranca
L’ondata di maltempo non ha risparmiato neanche il resto della zona tirrenica della provincia di Messina. A Saponara, i torrenti Saponara e Scarcelli hanno rotto gli argini, allagando le vie Kennedy e Como, mentre una frana ha bloccato la strada provinciale nella frazione di San Pietro. Anche a Monforte Marina si segnala la rottura di un argine, con la Nazionale invasa dall’acqua all’altezza del locale “Moon Flower”. A Villafranca Tirrena, la situazione del torrente Calvaruso è tenuta sotto stretta osservazione, destando preoccupazione per il suo livello in costante crescita.
Bomba d’Acqua su Messina: 150 mm in Sei Ore nella Zona Sud
Messina e la sua zona sud sono state investite da una vera e propria “bomba d’acqua”, con precipitazioni di straordinaria intensità. Secondo i dati forniti dal Dipartimento della Protezione Civile Regionale, nella zona di Dinnammare sono caduti quasi 150 mm di pioggia in sole sei ore, un quantitativo eccezionale che ha messo a dura prova la tenuta del territorio. Questo evento estremo è stato preceduto da un’allerta arancione diramata dalla Protezione Civile, che aveva previsto forti precipitazioni e possibili criticità idrogeologiche.
Zafferia e Santo Stefano Briga Sott’Acqua: Case Isolate e Auto Trascinate
Le conseguenze più gravi si sono registrate a Zafferia e Santo Stefano Briga, due villaggi della zona sud di Messina, dove i rispettivi torrenti sono esondati. A Zafferia, la furia dell’acqua ha trascinato via auto e moto, invadendo i piani bassi delle abitazioni, soprattutto in contrada Fornaci. A Santo Stefano Briga, dove in sei ore sono caduti 130 mm di pioggia, il fango ha causato smottamenti e devastazione, in particolare in contrada Madonna della Vena. In entrambi i villaggi, molte abitazioni sono rimaste isolate, con i residenti che, con grande spirito di iniziativa, si sono rimboccati le maniche per limitare i danni, in attesa dei soccorsi.
Schifani Monitora la Situazione: “Provvedimenti a Sostegno delle Popolazioni Colpite”
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, sta seguendo con attenzione l’evolversi della situazione, in costante contatto con il sindaco di Messina, Federico Basile. Schifani ha annunciato che la Regione metterà in campo provvedimenti a sostegno delle persone colpite dal nubifragio, un segnale importante di vicinanza alle popolazioni che stanno vivendo ore di grande difficoltà.
Centro Città Allagato: Via Don Blasco Ancora una Volta Sott’Acqua
Anche il centro di Messina ha risentito pesantemente del maltempo. Nonostante la quantità di pioggia caduta sia stata inferiore rispetto alla zona sud (circa 62,7 mm), le criticità non sono mancate. Tombini saltati, strade allagate e l’ormai cronico problema della via Don Blasco, trasformatasi in un fiume in piena, hanno creato notevoli disagi alla circolazione e ai residenti. Anche il palazzetto dello sport di via Rocca Guelfonia è stato completamente allagato, ennesima dimostrazione della fragilità delle infrastrutture cittadine di fronte a eventi meteorologici di tale portata.
Supercella e Trombe Marine: Fenomeni Estremi sullo Stretto
Il quadro meteorologico è stato ulteriormente aggravato dalla formazione di una supercella temporalesca sullo Stretto di Messina, un fenomeno estremo che ha generato trombe marine, visibili soprattutto nella zona sud della città. Forti raffiche di vento, grandinate intense e un’elevata attività elettrica hanno accompagnato questo evento, fortunatamente senza causare danni significativi.
COC Attivo e Squadre di Soccorso al Lavoro: 50 Interventi Effettuati, 60 in Corso
Il Centro Operativo Comunale (COC) è rimasto attivo per tutta la durata dell’emergenza, coordinando gli interventi delle squadre di Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale. Secondo quanto comunicato dai Vigili del Fuoco, sono circa 50 gli interventi già espletati in tutta la provincia di Messina, con altri 60 in corso d’opera. Le principali criticità riguardano frane, danni d’acqua, dissesti statici, soccorso a persone e recupero di autovetture travolte dalla furia dell’acqua. Un impegno straordinario per fronteggiare un’emergenza che ha messo a dura prova l’intero territorio.
Un Territorio Fragile che Chiede Interventi Strutturali
L’ondata di maltempo che ha colpito il Messinese ha messo a nudo, ancora una volta, la fragilità di un territorio troppo spesso vittima di eventi meteorologici estremi. Se da un lato è fondamentale potenziare la macchina dei soccorsi e migliorare la capacità di risposta alle emergenze, dall’altro è indispensabile intervenire con opere di prevenzione e di messa in sicurezza del territorio, in particolare dei corsi d’acqua e delle zone a rischio idrogeologico. La politica è chiamata a dare risposte concrete e tempestive, per evitare che a ogni pioggia intensa si ripeta lo stesso copione di distruzione e disagi.