13/05/2023
Dopo tanti patimenti, il Messina riesce a conquistare la salvezza.
Finalmente l’esito ardentemente agognato per un intero campionato, da una tifoseria che non ha smesso di crederci e di sostenere l’intera squadra.
Tra le cadute di un orrorifico girone d ‘andata che parevano infinite, e le sbalorditive rimonte del girone di ritorno, non si può certo dire che le emozioni siano mancate in questa stagione.
E soprattutto ciò che bisogna rimarcare è che la permanenza in Lega-Pro non è mai stata scontata, anche nei momenti più gloriosi di inizio 2023.
Nonostante decisivi risultati e brillanti performance nella seconda parte di campionato contro vere e proprie Corazzate come Catanzaro, Pescara o Potenza, giusto per elencarne qualcuna, la rosa biancoscudata ha sempre dovuto sudare in una salita tutt’altro che semplice verso la salvezza.
Non si è mai potuta permettere di rilassarsi anche solo per un attimo, e tutte le volte che ha abbassato la guardia per naturale e legittima stanchezza, ha dovuto resettare tutto, e ripartire da zero.
Dalla, ancora fresca sconfitta, con la Turris, addirittura sembra che si fosse abbattuta una maledizione sulla Maglia Biancoscudata. Una maledizione che ricordava i tempi oscuri del girone d’andata.
Si è persino discesi negli inferi dei Play Out, nei quali si è subita una pesantissima sconfitta in casa avversaria. Una sconfitta che avrebbe potuto demoralizzare gli animi.
Eppure nessun ha mollato, in primis la cittadinanza messinese che con grande spirito di iniziativa ha sostenuto la propria squadra in un momento così difficile ma decisivo.
7000 presenze allo stadio hanno fatto tantissimo e hanno finalmente trasmesso quel coraggio e quella grinta esplosiva, di cui la rosa necessitava.
Certamente non sono mancati in uno spareggio, come quello odierno, momenti di tensione, letteralmente da cardiopatia.
Durante il primo tempo, tra punizioni, corner e gol mancati di poco, le occasioni a favore sono state numerose, purtroppo non sufficientemente sfruttate.
Tanto che più volte la tentazione verso un pessimismo cosmico che ci avrebbe fatto piombare in D, si è fatta sicuramente notare.
Ad esempio con un inizio decisamente poco promettente durante la seconda frazione del match, in cui i tentativi di rivalsa della Gelbison sono stati ampiamente sventati dalle eccellenti prestazioni di Fumagalli. In particolare al 58’ su un pericoloso tiro di Fornito.
Ma dal 69’ la suonata ha iniziato a cambiare. Si è evidenziata, una maggiore aggressività in casa biancoscudata con un Curiale che ha tirato verso la porta deciso, se non fosse stato per la miracolosa parata di D’Agostino.
Tuttavia non ci si è scoraggiati, ed è stato Ragusa a fare la differenza col suo primo gol di campionato.
Il gol salvifico è arrivato proprio da un atleta di origine messinesi che fino all’ultimo non ha smesso di crederci e nei minuti finali di regular match, ha dato la svolta decisiva.
Come se non bastasse, altri 7 minuti di recupero, sono stati stabiliti da Bonacini.
Momenti da infarto visto che le occasioni per i rossoneri non son mancate in particolare con Tumminello. Ma ci ha pensato Fumagalli a fare miracoli e a scongiurare un pareggio che avrebbe vanificato ogni sforzo.
Arriva, dunque il momento dei festeggiamenti e del meritato riposo, attraverso il quale ricaricare le pile per la prossima stagione. E soprattutto fare le accurate riflessioni e autocritica su errori che non devono essere più ripetuti.
Occorrerà infatti affrontare il nuovo campionato con entusiasmo, spirito di iniziativa e aggressività agonistica in modo ripetuto e costante. Solo così e con il potere di una fortissima determinazione, il Messina potrà tornare o addirittura superare i tempi d’ oro.
Fino alla vittoria assoluta! Avanti Scudati !