Brolo. Premio letterario “Legalità è…libertà”, tra i premiati gli studenti Matteo Arrigo e Giuseppe Vito.
Due studenti della sezione classico del liceo “Vittorio Emanuele III”, rispettivamente primo e terzo classificato, sono stati tra i vincitori della settima edizione del premio letterario “Legalità è…libertà”.
Promosso e organizzato dall’associazione di cultura e solidarietà “Raggio di Sole” di Brolo, presieduta da Emanuela Mola.
I due studenti del liceo premiati
Grande soddisfazione per il liceo diretto dalla professoressa Marinella Lollo, visto che gli studenti si sono imposti in un premio incentrato sulla figura del giudice Rosario Livatino, assassinato 33 anni fa dalla “Stidda”.
Tutti gli intervenuti alla cerimonia di premiazione, in gran parte appartenenti al mondo della scuola e della cultura, hanno evidenziato l’importanza della formazione umana e civile.
Attraverso i vari percorsi scolastici, al fine di una capacità critica che permetta di “ragionare con la propria testa” e di dare il proprio contributo per rendere più vivibile la società.
I due studenti hanno saputo tratteggiare la figura di uomo, cristiano, magistrato, “giudice ragazzino”, presentando un elaborato sul tema: “Il piccolo giudice tra lotta alla mafia e umanità, il primo magistrato beato nella storia della Chiesa, innamorato di Dio, dei suoi genitori e della giustizia”.
Una società che oggi più che mai ha bisogno di figure come quella di Livatino, capace di esaltare il valore della persona, anche e soprattutto quando ha sbagliato, e di “andare fino in fondo”.
Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi all’hotel “Gattopardo” di Brolo, sia Matteo Arrigo che Giuseppe Vito, hanno espresso la propria soddisfazione per il premio.
Soprattutto perché intitolato a un “testimone” che ha dato la vita per il bene della sua terra “e si propone come esempio luminoso per noi tutti”.
“E’ un’emozione grandissima perché non me lo aspettavo e ringrazio la mia professoressa che mi ha spinto a dare un seguito a questo concorso, ha proseguito Matteo Arrigo;
sono fiero del percorso che sto facendo, anche perché è mia intenzione entrare nel mondo del giornalismo. Aver vinto il concorso intitolato al giudice Rosario Livantino mi riempie di grande orgoglio.”