Brolo. L’alice nel paese delle meraviglie. A Fine mese un grande evento.
A Fine mese tra:
- mostre fotografiche,
- degustazioni,
- la scoperta del museo del mare,
- show cooking ed il coinvolgimento di chef,
- i ragazzi dell’alberghiero,
- i pescatori,
- i ristoranti del luogo,
- la Pro Loco di Brolo,
d’intesa con l’amministrazione comunale organizzano una due giorni di grande interesse, dedicata al mare.
L’alice nel paese delle meraviglie
L’evento patrocinato dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, alla Pesca Mediterranea, rientra tra quelli voluti della Feamp.
Previste anche tavole rotonde e laboratori. Brolo infatti, rappresenta un territorio unico, che unisce terra e mare come punto di incontro tra più culture.
Che hanno nei pescatori e nelle loro famiglie il punto ideale di incontro da secoli. I pescatori difatti, con le loro storie hanno caratteristiche uniche e irripetibili per bellezza, cultura e storia.
Ed ora questa manifestazione, che è un format tutto da scoprire, evidenzia Amedeo Arasi, presidente della pro loco brolese, vuole rendere omaggio a questi uomini del mare.
Un evento che mette insieme tanti soggetti, che nel tempo hanno raccontato di uomini e mare a partire dai Pidonti, fotografi da tre generazioni, che nei loro scatti hanno raccolto le gesta, gli eventi i volti e le loro storie.
La valorizzazione di questo comparto, ma anche il pescato che da questi proviene, a km zero, può rappresentare un momento di condivisione della produzione ittica locale con le tradizioni della marineria.
La valorizzazione e divulgazione del pescato al largo della costa e dello scoglio intende promuovere un alimento povero consumato nelle ricette tipiche della cucina brolese e nebroidea.
Per valorizzare non solo l’alimento stesso, ma anche il lavoro degli operatori del settore e l intero territorio, i menù dei ristoranti tipici.
Brolo ha sviluppato attività marinara insieme a quella turistica coniugando le bellezze di un mare limpido e il panorama incantevole.
La storia del pescato
Già in epoca normanna si sono trovate tracce di una attività mercantile del borgo di Brolo e c’è traccia delle storie dei suoi pescatori, tra canti e racconti.
L’attività marinara a Brolo si è intensificata agli inizi del Novecento con l’affermarsi di piccoli ma fiorenti cantieri dei maestri d’ascia che sino agli anni 60 si vedevano all’opera vicino la segheria, su quella che oggi è via marina.
Il pescato venduto, le sarde, in parte direttamente sull’arenile, era avviato in prevalenza, per farne conserve sotto sale.
Ma serviva per sostenere le famiglie dei pescatori, il nodo sociale con minor reddito del paese.
Nell’ economia locale la pesca aveva, comunque, un ruolo importante.
Negli anni settanta si vedevano le grandi barche ad otto e dieci remi, sulla spiaggia, il barcone di “Jachino” e le acque a largo era ideali per la pesca dei “pesci porci” di piccoli pesce spada, dei tonni.
La manifestazione di fine ottobre, servirà a riscoprire i piatti tipici presentati e rivisitati dagli chef locali e saranno raccontati sui social.
Perché la manifestazione vuol essere già un amplificatore della “voglia di mare” per la prossima stagione.
Si parlerà anche delle antiche tecniche marinare insieme a rappresentanti di categoria, giornalisti ed esperti, del futuro del mare della sua salvaguardia, del rispetto che gli dobbiamo per non inquinarlo e preservarlo.