È stato necessario un intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Csar dell’Aeronautica Militare nell’isola di Alicudi (in provincia di Messina) per soccorrere un turista romano di 66 anni rimasto ferito durante un’escursione.
L’uomo durante un’escursione nella meno abitata delle isole Eolie, tra le meno abitate delle isole minori Siciliane, si era procurato una ferita lacero contusa alla gamba destra. Dalla quale fuoriusciva abbondante perdita di sangue. Impossibile in quelle condizioni proseguire l’escursione o tornare indietro. Per cui un compagno di escursione ha chiamato il 118 tramite la centrale del Numero unico di emergenza 112 di Messina. Vista la natura particolarmente impervia della zona nella quale i turisti stavano facendo l’escursione è stato allertato il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano. Quest’ultimo, per ridurre al minimo i tempi di intervento e i rischi, ha attivato l’Aeonautica Militare con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione.
Il salvataggio del Turista
Dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH 139B dell’82° centro Csar. Che, dopo aver imbarcato due tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano all’aeroporto militare di Boccadifalco a Palermo, ha raggiunto Alicudi nelle isole Eolie.
Qui i tecnici si sono calati col verricello, hanno imbarellato il ferito. Lo hanno issato a bordo per sbarcarlo nell’elisuperficie dell’isola di Alicudi. Dove I sanitari del 118 hanno curato l’uomo, hanno medicato la gamba e fermato la fuoriuscita di sangue. Il turista, un romano, guarirà in pochi giorni. Per fortuna non ha riportato danni di rilievo. Per altro, ieri la terra ha tremato nell’isola di Alicudi, una scossa di terremoto, pari a 3,8 gradi della scala Richter. Gli abitanti hanno avvertito il terremoto distintamente su tutto l’arcipelago delle isole Eolie. Attimi di paura, proprio nell’isola di Alicudi, molto vicina all’epicentro del sisma collocato a nord di essa ad una profondità di circa dieci chilometri sul livello del mare. Un giorno di paura per fortuna senza conseguenze.
Redazione – Messina Post